« Preferisco un fallimento alle mie condizioni che un successo alle condizioni altrui »

(da "Tom Waits, Blues" di C. Chianura)

11 gennaio 2013

La bisbetica domata

Tutti a teatro per forza. Non so cosa aspettarmi perche' non sono mai stata in un teatro vero. Ho sedici anni e i miei sono sempre andati da soli all'Opera. Il teatrino di provincia dell'estate non si puo' chiamare vero teatro e nemmeno le recite della scuola, credo. Questa volta invece, il teatro e' di quelli belli davvero, all'italiana e mi sento un po' in imbarazzo, inadeguata a un posto cosi bello, col velluto senape che scivola sulle scale e sulle balconate illuminate, la porpora delle poltrone che abbaglia i miei occhi vergini mentre scruto tra le teste cercando invano miei simili. Poi l'imponente e inviolabile parete si apre con la leggiadria di lenzuola orientali e in extremis, con la coda, saluta con una sgambata da can-can ed e' silenzio. Il respiro accelera e rallenta seguendo le battute mentre il cuore pulsa innervato dalla storia; mi rendo conto di essere in un altro mondo e soffro ancora di piu', imbarazzata piu' che mai, mi vergogno ma dissimulo con la faccia da adolescente apatica e contro tutto per principio, figuriamoci il teatro e per giunta classico! Resisto spaccata in due fino alla fine, applaudendo stanca e annoiata, mentre penso che oggi ho scoperto qualcosa. La prima di una serie infinita di regali che il teatro mi ha fatto.

Iniziai quell'anno a fare teatro e un grazie lo devo alla padrona assoluta di quel palco, di me e di quel giorno insieme, Mariangela.


2 commenti:

cbp ha detto...

anche io vidi quello stesso spettacolo, stessa tournée, ne avevo 17 di anni e vivevo ad Alessandria, e ancora la ricordo!

Elisen ha detto...

vedi che gia' allora eravamo collegate!